GENE WILDER, Il dottor Frederick Frankenstein e Willie Wonka

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Gene Wilder, pseudonimo di Jerome Silberman (Milwaukee, 11 giugno 1933 – Stamford, 29 agosto 2016), è stato un attore, sceneggiatore, regista e scrittore statunitense.



Biografia

Le origini

Gene Wilder nasce a Milwaukee, negli Stati Uniti, l'11 giugno 1933, in una famiglia di ebrei russi immigrati.

Terminata l'università in America, decide di trasferirsi in Inghilterra, dove inizia a studiare recitazione alla "Bristol Old Vic Theatre School", oltre ad imparare a tirare di scherma. Quest'ultima passione si rivelerà essenziale nei primi tempi del suo ritorno in patria, dove si manterrà proprio impartendo lezioni di scherma. Inizia a recitare in teatri di periferia, in spettacoli di secondo livello, nei quali però comincia a farsi le ossa e ad imparare alcuni trucchi del mestiere.

Qualche tempo dopo riesce ad entrare al prestigioso Actors Studio, che gli spianerà la strada per la carriera. Il suo primo ruolo cinematografico è poco più che una comparsata in Gangster Story.
La collaborazione con Mel Brooks
Gene Wilder nel 1970

Nel 1963 Wilder viene scritturato nel ruolo principale dello spettacolo teatrale Madre Coraggio e i suoi figli al fianco di Anne Bancroft, che gli presenta il fidanzato (e futuro marito) Mel Brooks.[1] Pochi mesi dopo Brooks gli rivela di stare lavorando alla sceneggiatura di Primavera per Hitler e gli promette che sarebbe stato la prima scelta nel ruolo di Leo Bloom qualunque fosse stata la destinazione del lavoro, teatro televisione o cinema.[1] Dopo tre anni di totale silenzio tra i due, Zero Mostel chiama Wilder; dopo una breve audizione la promessa viene mantenuta e Wilder ottiene il primo ruolo da protagonista. Il film è Per favore, non toccate le vecchiette, del 1968, anche per Mel Brooks è l'opera prima da regista e sceneggiatore, e rivela le grandi doti comiche e recitative di Wilder. Per la sua interpretazione riceve la nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista, mentre il film si aggiudica la statuetta per la miglior sceneggiatura originale.

Inizia così la proficua collaborazione tra i due, che raggiunge l'apice della creatività intorno alla metà degli anni settanta.

A Per favore, non toccate le vecchiette seguiranno tuttavia per Wilder una serie di insuccessi commerciali, la commedia inglese Fate la rivoluzione senza di noi interpretata al fianco di Donald Sutherland e ambientata durante la Rivoluzione francese, e la commedia sentimentale Che fortuna avere un cugino nel Bronx dove Wilder è diretto dall'anglo-indiano Waris Hussein, preso dopo aver dovuto rinunciare alla prima scelta Jean Renoir in quanto suoi impegni preesistenti avrebbero comportato lo slittamento di un anno delle riprese.

La consacrazione

Uno dei ruoli più importanti della carriera di Gene Wilder lo vede protagonista nel 1971 del film Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, di Mel Stuart, tratto dal romanzo La fabbrica di cioccolato di Roald Dahl. La pellicola in origine fu un flop commerciale, probabilmente risultando poco gradita al pubblico familiare a cui era destinata a causa di un umorismo a tratti crudele, ma col tempo è diventato un film di culto.
Gene Wilder ad Amsterdam nel 1978

Successivamente a questi flop Wilder ritrova il successo commerciale nel 1972 grazie al film di Woody Allen Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere) di cui interpreta uno degli episodi più divertenti.

All'indomani del film Wilder inizia a lavorare ad un copione intitolato Young Frankenstein. Dopo averne scritto un canovaccio di due pagine contatta Mel Brooks, che pur ritenendo l'idea "carina" si dichiara non interessato. Un paio di mesi dopo Wilder viene contattato dal suo futuro agente Mike Medavoy il quale gli chiede se abbia tra le mani qualcosa in cui possa far lavorare i suoi freschi clienti Peter Boyle e Marty Feldman. Wilder, che aveva da poco visto Feldman in tv, viene immediatamente ispirato ad assegnargli il ruolo del futuro Igor. A Medavoy l'idea piace e contatta immediatamente Brooks, il quale pur dubbioso, reduce da due flop in quattro anni, accetta la regia del film. Nel frattempo, mentre Frankenstein Junior è nella fase preparatoria e Mel Brooks è impegnato nelle riprese di Mezzogiorno e mezzo di fuoco, Wilder è chiamato a interpretarvi il ruolo di Waco Kid sostituendo il protagonista Gig Young, troppo malato per completare le riprese, dopo che Dan Dailey aveva dato forfait all'ultimo momento.

I due film escono a distanza di pochi mesi, nel 1974, e sono due grandi successi commerciali. Frankenstein Junior regala a Wilder e Brooks una nomination all'Oscar per la miglior sceneggiatura non originale. Durante le riprese di Frankenstein Junior Wilder pensa a una commedia romantica con protagonista il fratello di Sherlock Holmes, idea che porterà al suo debutto da regista con la pellicola Il fratello più furbo di Sherlock Holmes, uscita nel 1975, nella quale recita di nuovo in coppia con l'amico Marty Feldman.

Nel 1976 nasce la coppia comica con Richard Pryor, che lui stesso aveva suggerito come partner ai produttori, per il film Wagons-lits con omicidi. Nel 1977 è la volta della sua seconda regia, Il più grande amatore del mondo, ispirata al film di Federico Fellini Lo sceicco bianco, e che si rivela un insuccesso di critica e di pubblico. Nel 1979 viene diretto da Robert Aldrich nella commedia western Scusi, dov'è il West?, dove duetta con un emergente Harrison Ford, che aveva sostituito in fase di pre-produzione John Wayne.

Gli anni ottanta


Nel 1980 Sidney Poitier convince Wilder e Richard Pryor a fare un nuovo film insieme. Nessuno ci può fermare, nonostante la sua lavorazione difficoltosa dovuta soprattutto al fatto che Pryor era nel frattempo divenuto dipendente da cocaina, è un grande successo internazionale (ma non in Italia), e il film compare più volte in liste e classifiche sulle migliori commedie cinematografiche.

Nel frattempo Poitier e Wilder sono diventati amici, e scrivono insieme la sceneggiatura del loro successivo film Hanky Panky - Fuga per due dove Wilder conosce la futura compagna di vita e dei successivi due film Gilda Radner. Dopo Hanky Panky Wilder dirige il suo terzo film, La signora in rosso, che nonostante le brutte critiche ottiene un grande successo di pubblico e lancia la carriera dell'esordiente Kelly LeBrock. La quarta e ultima regia di Wilder, Luna di miele stregata del 1986, è invece un flop.

La TriStar Pictures nel frattempo propone a Wilder un nuovo film in coppia con Pryor, che Wilder accetta solo a condizione di riscrivere il copione. Il risultato è Non guardarmi: non ti sento, uscito nel maggio 1989 e ultimo grande successo commerciale dell'attore. La critica apprezza la recitazione di Wilder e Pryor ma boccia unanimemente la sceneggiatura del film.

Ultimi ruoli e il ritiro dalle scene

Dopo la commedia romantica Bebè mania Wilder gira nel 1991 l'ultimo film con Pryor, Non dirmelo... non ci credo, che rappresenta l'unico flop della coppia e nel quale è visibile il deterioramento fisico di Pryor dovuto alla sclerosi multipla. Il film è anche l'ultimo ruolo da protagonista per Pryor e l'ultimo film per il cinema di Wilder. Nel 1994 Wilder è protagonista della sitcom Quel pasticcione di papà, che riceve critiche mediocri e dura una sola stagione. Nel 1996 torna dopo più di vent'anni a recitare in teatro, portando in scena per cinque mesi consecutivi al Queen's Theatre di Londra Laughter on the 23rd Floor di Neil Simon.

Wilder ritorna in scena nel 1999, dove appare nel pluripremiato adattamento televisivo della NBC di Alice nel paese delle meraviglie e in due film-tv polizieschi sceneggiati dallo stesso Wilder, The Lady in Question e Murder in a Small Town, entrambi inediti in Italia. Tre anni dopo compare come guest star nel telefilm Will & Grace nei panni di Mr. Stein, ruolo per cui vince un Emmy. Questo fu il suo ultimo ruolo, avendo deciso di ritirarsi a vita privata.

L'attore è morto a 83 anni a Stamford, nel Connecticut, in seguito alle complicazioni dovute all’Alzheimer, malattia di cui soffriva da diverso tempo. La notizia è stata confermata ad Associated Press da uno dei nipoti di Wilder.

Attività di scrittore

Nel maggio 2005 Wilder ha pubblicato un libro con le sue memorie, Baciami come uno sconosciuto (Kiss Me Like a Stranger: My Search for Love and Art), pubblicato in Italia da Sagoma Editore, un resoconto completo del periodo che va dalla giovinezza alla morte della Radner. Due anni dopo ha pubblicato il suo primo romanzo, La mia puttana francese (My French Whore), ambientato durante la Prima guerra mondiale, nel 2008 ne ha pubblicato un secondo, The Woman Who Wouldn't, mentre nel 2010 ha dato alle stampe una raccolta di storie, What is This Thing Called Love?.

Vita privata

Wilder si è sposato quattro volte: dal 1960 al 1965 con Mary Mercier; dal 1967 al 1974 con Mary Joan Schutz. Da entrambe queste donne ha divorziato.

È, poi, stato sposato con l'attrice dello show Saturday Night Live, Gilda Radner dal 1984 fino alla morte di quest'ultima nel 1989, dovuta ad un cancro alle ovaie. Da allora, Wilder è stato un attivo testimonial della lotta al cancro, organizzando campagne di sensibilizzazione e raccolte di fondi. Nel 1999 lo stesso Wilder è stato colpito da un tumore al tessuto linfatico, il Linfoma non Hodgkin, da cui nel 2005 è stato dichiarato completamente guarito grazie alla chemioterapia e a un trapianto di cellule staminali.

Dal 1991 è stato sposato con Karen Boyer.

Filmografia

Attore

Gangster Story (Bonnie and Clyde), regia di Arthur Penn (1967)
Per favore, non toccate le vecchiette (The Producers), regia di Mel Brooks (1968)
Fate la rivoluzione senza di noi (Start the Revolution Without Me), regia di Bud Yorkin (1970)
Che fortuna avere una cugina nel Bronx! (Quackser Fortune Has a Cousin in the Bronx), regia di Waris Hussein (1970)
Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (Willy Wonka & the Chocolate Factory), regia di Mel Stuart (1971)
Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere) (Everything You Always Wanted to Know About Sex* (*But Were Afraid to Ask)), regia di Woody Allen (1972)
Il rinoceronte (Rhinoceros), regia di Tom O'Horgan (1974)
Mezzogiorno e mezzo di fuoco (Blazing Saddles), regia di Mel Brooks (1974)
Il piccolo principe (The Little Prince), regia di Stanley Donen (1974)
Frankenstein Junior (Young Frankenstein), regia di Mel Brooks (1974)
Il fratello più furbo di Sherlock Holmes (The Adventure of Sherlock Holmes' Smarter Brother), regia di Gene Wilder (1975)
Wagons-lits con omicidi (Silver Streak), regia di Arthur Hiller (1976)
Il più grande amatore del mondo (The World's Greatest Lover), regia di Gene Wilder (1977)
Scusi, dov'è il West? (The Frisco Kid), regia di Robert Aldrich (1979)
I seduttori della domenica (Sunday Lovers), regia di Gene Wilder (1980)
Nessuno ci può fermare (Stir Crazy), regia di Sidney Poitier (1980)
Hanky Panky - Fuga per due (Hanky Panky), regia di Sidney Poitier (1982)
La signora in rosso (The Woman in Red), regia di Gene Wilder (1984)
Luna di miele stregata (Haunted Honeymoon), regia di Gene Wilder (1986)
Non guardarmi: non ti sento (See No Evil, Hear No Evil), regia di Arthur Hiller (1989)
Bebè mania (Funny About Love), regia di Leonard Nimoy (1990)
Non dirmelo... non ci credo (Another You), regia di Maurice Phillips (1991)

Televisione

Armstrong Circle Theatre - serie TV, 2 episodi (1962)
La parola alla difesa (The Defenders) - serie TV, 1 episodio (1962)
The DuPont Show of the Week - serie TV, 3 episodi (1962-1963)
Death of a Salesman, regia di Alex Segal - film TV (1966)
The Electric Company - serie TV (1972-1977)
The Scarecrow, regia di Boris Sagal - film TV (1972)
Acts of Love and Other Comedies, regia di Dwight Hemion (1973)
Thursday's Game, regia di Robert Moore - film TV (1974)
Appunti su Hollywood, regia di Marco Risi - documentario (1978)
Eligible Dentist, regia di Noam Pitlik - film TV (1993)
Quel pasticcione di papà (Something Wilder) - serie TV, 15 episodi (1994-1995)
Murder in a Small Town, regia di Joyce Chopra - film TV (1999)
Alice nel Paese delle Meraviglie (Alice in Wonderland) - film TV (1999)
The Lady in Question, regia di Joyce Chopra - film TV (1999)
Will & Grace - serie TV, episodi 5x06 5x19 (2002-2003)

Doppiatore

Expo: Magic of the White City, regia di Mark Bussler - documentario (2005) - narratore
Yo Gabba Gabba! - serie animata, 1 episodio (2015)

Sceneggiatore

Frankenstein Junior (Young Frankenstein), regia di Mel Brooks (1974)
Il fratello più furbo di Sherlock Holmes (The Adventure of Sherlock Holmes' Smarter Brother), regia di Gene Wilder (1975)
Il più grande amatore del mondo (The World's Greatest Lover), regia di Gene Wilder (1977)
I seduttori della domenica (Sunday Lovers), regia di Gene Wilder (1980)
La signora in rosso (The Woman in Red), regia di Gene Wilder (1984)
Luna di miele stregata (Haunted Honeymoon), regia di Gene Wilder (1986)
Non guardarmi: non ti sento (See No Evil, Hear No Evil), regia di Arthur Hiller (1989)
Murder in a Small Town, regia di Joyce Chopra - film TV (1999)
The Lady in Question, regia di Joyce Chopra - film TV (1999)

Regista

Il fratello più furbo di Sherlock Holmes (The Adventure of Sherlock Holmes' Smarter Brother) (1975)
Il più grande amatore del mondo (The World's Greatest Lover) (1977) - anche produttore
I seduttori della domenica (Sunday Lovers) (1980)
La signora in rosso (The Woman in Red) (1984)
Luna di miele stregata (Haunted Honeymoon) (1986)

Teatrografia

The Complaisant Lover (Broadway, 1962)
Madre Coraggio e i suoi figli (Mother Courage and Her Children) (Broadway, 1963)
One Flew Over the Cuckoo's Nest (Broadway, 1963)
The White House (Broadway, 1964)
Luv (Broadway, 1966)
Laughter on the 23rd Floor (Londra, 1996)

Scrittore

Gilda's Disease: Sharing Personal Experiences and a Medical Perspective on Ovarian Cancer (1998)
Baciami come uno sconosciuto (Kiss Me Like A Stranger), Sagoma Editore (ISBN 978-88-6506-000-1) (2005)
La mia puttana francese (My French Whore), Sagoma Editore (ISBN 978-88-6506-009-4) (2007)
The Woman Who Wouldn't (2008)
What is This Thing Called Love? (2010)
Something to Remember You By (2013)

Riconoscimenti

nomination agli Oscar 1975: miglior sceneggiatura non originale per Frankenstein Junior
nomination agli Oscar 1969: miglior attore non protagonista per Per favore non toccate le vecchiette
nomination ai Golden Globe 1977: miglior attore in un film commedia o musicale per Wagons lits con omicidi

Doppiatori italiani

Nelle versioni in italiano dei suoi film, Gene Wilder è stato doppiato da:

Oreste Lionello in Fate la rivoluzione senza di noi, Che fortuna avere una cugina nel Bronx!, Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, Il piccolo principe, Frankenstein Junior, Scusi, dov'è il West?, Wagons-lits con omicidi, Il fratello più furbo di Sherlock Holmes, Il più grande amatore del mondo, Hanky Panky - Fuga per due, Nessuno ci può fermare, Quel pasticcione di papà, Will & Grace
Manlio De Angelis in Mezzogiorno e mezzo di fuoco, Non guardarmi: non ti sento, Non dirmelo... non ci credo
Eugenio Marinelli in La signora in rosso, Luna di miele stregata
Dante Biagioni in Gangster Story
Luciano Melani in Per favore, non toccate le vecchiette
Gianni Bonagura in Tutto quello che avreste voluto sapere sul sesso* (*ma non avete mai osato chiedere)
Elio Pandolfi ne Il rinoceronte
Claudio Sorrentino in Alice nel Paese delle Meraviglie
Mino Caprio in Bebè mania
Sandro Pellegrini in Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (ridoppiaggio)
 
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view post Posted on 2/9/2016, 08:57
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Non ricordo bene ma i primi film che ho visto con Gene Wilder dovrebbero essere stati "Non guardarmi, non ti sento" e "Frankenstein Junior". Uno degli ultimi che ho scoperto, dopo aver visto il remake con Johnny Depp, è stato l'originale "Willy Wonka e la Fabbrica del Cioccolato".

Un attore strepitoso, "tarato" per certi ruoli ma con una mimica naturale che nessun trasformista di oggi (Depp, Carrey, etc) riesce a raggiungere. E una predisposizione alla "demenzialità soft" tale da lasciarti nel limbo e non capire se "c'è o ci fa", livelli oggi irraggiungibili dai vari Wayans e forse sfiorati solo dallo stesso amico e collega Mel Brooks.

Scopro solo oggi che l'idea di Frankenstein Junior è la sua, il che aumenta il suo merito artistico andando oltre quella del performer e parlando di un attore con una sensibilità artistica e umoristica di rilievo.

Inutile dire che per me il capolavoro assoluto resta Frankenstein Junior, mi avrete sentito citarlo migliaia di volte, ed una sua citazione è persino nel mio profilo Facebook, pur non essendo io un amante delle citazioni.

Per questo non aggiungo altro se non la splendida colonna sonora di Frankenstein Junior (prendetelo come un requiem):



e alcune scene cult che secondo me resteranno scolpite nella memoria di tanti, ancora a lungo:







 
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