| Al prezzo di circa 1.50€ per la bottiglia da 33, il nome presenta la caratteristica volutamente ambigua: si tratta di una IPA italiana, o di una Pale Ale Italiana? Pilsner, Vienna e Caramel Dark i malti; Magnum, Chinook, Centennial ed Ahtanum i luppoli, con lo stesso dry-hopping (Cascade e Galaxy) della "Amber". Dorata e limpida, bene la schiuma: fine e cremosa, dalla buona persistenza. Discreta intensità al naso (marmellata di agrumi, pompelmo, frutti di bosco rossi, resina) ma molta poca freschezza. L'ingresso in bocca non è molto pulito; il gusto parla di marmellata d'agrumi, lieve caramello, biscotto al burro, con un'accelerazione amara che a metà bevuta porta resina e pompelmo. L'intensità è buona, latita invece l'eleganza ed il lungo finale amaro risulta alla fine abbastanza sgraziato e poco gradevole. Poco secca, lieve presenza di metallico e di diacetile, ha corpo e carbonazione media, ma risulta anche lei un po' "pesante" in bocca come la sorella ambrata. Anche in questo caso consiglio la bevuta!
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