IMMIGRAZIONE: UNA SEMPLICE SOLUZIONE AL PROBLEMA, Decine di migliaia gli immigrati clandestini, centinaia i morti in mare: come fermare tutto questo?

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Jason B
view post Posted on 20/4/2015, 13:35 by: Jason B




"Eravamo in 950, non 700"
Lo rivela un naufrago




Al.Sof. / Catania. Barcone stracolmo di migranti si è capovolto nel Canale di Sicilia. Il testimone è ricoverato al Cannizzaro. Gli scafisti hanno stipato come bestie uomini e donne nella stiva e chiuso il portellone dall'esterno. La Procura etnea ha avviato un'inchiesta. In arrivo al porto 28 superstiti. Le 24 salme sono già a Malta

"Eravamo 950, non 700. Eravamo 950". E' la sconvolgente rivelazione del sopravvissuto al naufragio nel Canale di Sicilia che si trova ricoverato, per patologie nell'ospedale Cannizzaro di Catania. Gli agenti della squadra mobile etnea hanno raccolto la sua testimonianza. E' un cittadino 33enne del Bangladesh, che ha bisogno di cure per "un trauma toraco addominale ed è stato sottoposto a tutti gli accertamenti diagnostici - fanno sapere dalla direzione sanitaria del Cannizzaro - È ricoverato in via precauzionale nel reparto di malattie infettive ma non presenta alcun tipo di patologia. Era molto provato e ha riposato bene. Le sue condizioni di salute sono buone".

"Fra di noi c'erano circa 200 donne - ha aggiunto il testimone - e tra i 40 ed i 50 bambini". Dettagli di un orrore che non sembra conoscere limiti. Perché ai numeri, già terribili, si aggiunge il racconto di quanto accaduto sul barcone prima che si capovolgesse: "Molti di noi sono stati chiusi nei livelli inferiori dell'imbarcazione. Poi hanno chiuso i portelloni per impedire l'uscita". Una crudeltà nota, che contraddistingue i trafficanti di essere umani responsabili delle tragedie più recenti. Dipende da quanto si paga. Coloro che non possono permettersi di spendere più di mille dollari per il sogno di raggiungere le nostre coste vengono costretti a viaggiare stipati come bestie, rischiando una morte orribile anche senza il naufragio. Sono centinaia i migranti già morti in stive che si trasformano in camere a gas per via delle esalazioni di fumo dal vano motori.

Secondo i primi dati raccolti dalla Procura il barcone sarebbe salpato da un porto libico ch si trova a una cinquantina di tchilometri da Tripoli. I migranti naufragati provenivano da varie zone della Africa: Algeria, Bangladesh, Egitto, Ghana, Mali, Nigeria, Senegal, Somalia e Zambia.

"La Procura della Repubblica - si legge ancora nella nota - ha dato direttive perché le operazioni di ricerca e salvataggio abbiano ovviamente precedenza sulle investigazioni. E' comunque iniziata la raccolta delle dichiarazioni dei superstiti a bordo delle navi della Guardia Costiera. Si procede per i delitti di naufragio colposo, omicidio colposo plurimo e reati in materia di traffico di migranti. All'esito delle prime indagini saranno valutate le responsabilità penali e meglio qualificate giuridicamente le condotte".

Le indagini sono condotte dalla guardia costiera, dalla squadra mobile e dallo Sco, il Servizio centrale operativo di Roma. I 28 migranti scampati alla morte, salvati dal mercantile portoghese King Jacob giunto per primo quando è stata fatta la telefonata per richiedere aiuto e che ha assistito al rovesciamento del barcone. Sono in arrivo al porto di Catania in 28 superstiti. I 24 cadaveri recuperati sono stati accolti da Malta stamattina.

Nella zona della tragedia è in corso un'imponente operazione di soccorso composto da 17 unità navali, coordinata dal Centro nazionale soccorso della guardia costiera. Sul posto sono giunti mezzi navali di Malta e numerosi mercantili dirottati nell'area, fra i quali anche alcuni di Mazara del Vallo, che non hanno esitato a rispondere alle richieste di aiuto nonostante il pericolo scampato giovedì scorso dal peschereccio mazarese Airone, salvato dalla nostra marina militare da un più che probabile atto di pirateria ordito da libici vicini all'Isis.
 
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