ASHLEY - EP. #02 - SEGRETI E PASSATO, Capitolo IV: Piccola Donna

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view post Posted on 16/3/2012, 17:26
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ASHLEY - EP. #02 - SEGRETI E PASSATO
Capitolo IV: Piccola Donna





[Questo capitolo è un po' più lungo del normale
ma spero che non sia un peso per voi leggerlo fino alla fine]



Passarono i giorni, le settimane, i mesi, gli anni. Ashley era giunta al primo anno delle scuole superiori ed era una persona totalmente diversa. Adesso non aveva più gli occhiali, usava le lenti a contatto. Il suo corpo era cambiato: più alto, più snello. Iniziavano a fiorire le prime curve. Era diventata il capetto del gruppo più “in” della classe e tutti la osservavano, chi da vicino, chi da lontano, con ammirazione e, qualcuno, con desiderio. I suoi voti erano molto cambiati nel giro dei tre anni che la separavano dal primo giorno di scuole medie: decisamente più bassi, appena sufficienti. I suoi interessi erano diversi. Lo studio non era più la priorità, era un’opzione. Lei si era posta al centro di un universo di attenzioni e di pensieri. Era diventata più sicura, strafottente. Adesso era lei a guardare gli altri dall’alto in basso, a selezionare le sue amicizie. Ora sì che aveva trovato il suo posto nel mondo.
Aurora era decisamente triste del cambiamento della ragazza: non parlavano più come prima, non giocavano. La vedeva raramente, usciva sempre con i suoi amici. Tornava tardi, gli occhi pesanti, il trucco scolato. Odorava spesso di frutta, ma era inconfondibile il sentore di alcool. Il padre aveva provato più volte a parlarle, ma alla fine a nulla era servito. La loro bambina era persa per sempre. Ogni tanto Aurora andava nella sua stanza e ripescava da qualche cassetto, da qualche armadio, vecchi disegni, vecchi vestiti. Vestiti che sapevano di pulito, sapevano di innocenza. La donna conservava gli occhiali della ragazza nella sua camera.
Ashley ignorava il logorio dell’anima dei suoi genitori e viveva la sua vita a pieno: nel modo più sregolato e trasgressivo possibile. Aveva quattordici anni, eppure sembrava già ne avesse diciassette. Quel giorno iniziava il suo primo anno di scuole superiori. Entrò in classe con la sua camminata spavalda e ancheggiante, lanciò la sua borsa sul primo banco che aveva visto e abbracciò le sue amiche in un sonante ticchettio di bracciali che si muovevano e orecchini che penzolavano nel vuoto. Un chiocciare isterico di ragazzine troppo cresciute riempì presto l’aula. La giovane ricevette dal bidello il registro di classe. Lei l’aprì e notò che molti dei suoi vecchi amici delle medie sarebbero stati nella sua stessa classe. Un nome però la colpì particolarmente. Lei lo rilesse più volte, fino a che non rise amaramente e andò al suo posto. Si sedette scompostamente al proprio banco e poggiò i piedi sul tavolo accanto al suo. Nel giro di pochi minuti entrò nell’aula proprio quel ragazzo. Ashley lo guardò da lontano e sorrise divertita.
Non sei cambiato di una virgola…
Continuò a guardare il ragazzo che, spaesato, cercava un posto al quale sedersi. D’un tratto egli s’accorse d’esser fissato dalla giovane e la guardò sorridendo timidamente. Ashley ricambiò ammiccando e, sedendosi composta, gl’indicò di sedersi accanto a lei. Il ragazzino parve decisamente contento di quel suo interesse e accettò.
Arrivò al banco e vi poggiò la sua cartella, si sedette e le sorrise.
-Grazie- bofonchiò imbarazzato. Ashley sorrise gioviale e accavallò le gambe.
-Ma ti pare…-
-E’ che è una nuova classe, devo ancora ambientarmi… sai…- disse lui guardandola. Lei annuì e poggiò il gomito sul banco e il viso alla mano. Lo osservò sogghignando.
-Certo. Ti capisco, Chris-
Il ragazzo sgranò gli occhi e spalancò appena le labbra. Si grattò la testa, fra i capelli biondi, e fissò l’altra cercando come di ricordare qualcosa.
-Ma… come fai a sapere come mi chiamo?- domandò confuso.
La rossa mise su un’espressione quasi dispiaciuta.
-Non ti ricordi proprio di me eh… beh, potevo aspettarmelo.- commentò poi sorridendo e prendendo dalla borsa uno specchietto per guardarsi e sistemarsi i capelli. Chris era sempre più confuso ma non potè dire altro che l’insegnante giunse in aula mettendo a tacere la classe. Salutò tutti e fece qualche domanda in generale per poi procedere all’appello. Non appena fu nominato il nome di Ashley, il biondino si voltò verso di lei e la fissò sconvolto. Era davvero la stessa Ashley che andava in classe con lui alle elementari? Quel piccolo scherzo della natura? Lei lo guardò sorridendo e annuì.
-Vedo che ora hai capito-
-Io…sì… cioè. Non ci avrei mai creduto…- riuscì appena a dire ancora sconvolto da quella notizia. Lei sorrise e scrollò le spalle.
L’insegnante fece ancora qualche domanda e poi iniziò la lezione. Durante la pausa Ashley si voltò verso di lui e cercò di intavolare una conversazione.
-Allora, ti ho sorpreso eh?- domandò la giovane divertita.
-Accidenti sì! Chi l’avrebbe mai detto che saresti diventata così?-
-Tu sicuramente no-
Ashley lo disse con la voce più tranquilla e serena del mondo, ma in fondo si sentiva bene quella nota acida, quel tono trionfante. A Chris non sfuggì la frecciatina e mostrò un sorriso di scuse su quel volto da bravo ragazzo che aveva.
-Sì beh… mi dispiace per quello che ti ho fatto passare qualche anno fa… ma sai, ero piccolo, non lo facevo con cattiveria… -cercò di scusarsi lui, arrossendo. Ashley non parlò. Lo guardava. Era un bel ragazzo. Aveva la faccia genuina e ingenua, i vestiti tutti firmati, eleganti. La sua famiglia era sempre più ricca. La ragazzina mosse la mano con non curanza.
-Non importa, ormai è acqua passata, no? Magari… adesso potremmo rimediare.- disse la rossa guardandolo fisso negli occhi. Lui si sentì molto colpito da quello sguardo e dopo qualche attimo di silenzio annuì, gentile. –Certo, mi piacerebbe!- esclamò con un sorriso.
Da allora i due divennero amici e Ashley di tanto in tanto ci usciva insieme. Era davvero di buona famiglia, simpatico ed educato, un po’ troppo forse. La ragazzina notò con estremo piacere che lui sembrava essere particolarmente interessato alla sua presenza e lei ne era molto felice. Passarono diversi mesi in questo modo, fra risate e battutine, finché un giorno non uscirono insieme per farsi un giro per negozi. Poco prima di ritornare, i due si fermarono a parlare vicino casa di lei per qualche minuto. Chiacchierarono per un po’ e quando la ragazza dovette andarsene per tornare a casa gli lasciò un bacio sulle labbra per poi scappare verso casa, in silenzio.
Il giorno dopo, a scuola, Christopher non seppe come iniziare il discorso. Lei sembrava quasi volerlo evitare, lo guardava di tanto in tanto, rossa in viso, timidamente, senza farsi vedere. E lui gioiva internamente. La situazione andò avanti così fino a che egli non la prese in disparte fuori dall’aula.
-Senti… vorrei parlare di ieri, se ti va…- aprì il discorso imbarazzato.
La rossa portò le mani dietro la schiena e chinò lo sguardo annuendo.
-Ecco… vorrei sapere cosa significava per te quel… quel bacio, insomma-
Ashley alzò lo sguardo e lo fissò negli occhi, dolcemente. Poi parlò delicatamente, quasi un sussurro.
-Pensavo avessi capito che mi piaci… -
Christopher sentì il cuore battergli forte in petto, le sorrise dolcemente. Fece un passo verso di lei, e le mise una mano sul viso. Ashley lo fissò con fare suadente, ingenuo. Due fossette comparvero ai lati delle labbra.
-Temevo fosse solo una sensazione… ma sono contento di questo- disse lui tranquillo, per poi stringerla forte. Ashley ricambiò la stretta e poi lo baciò appena, dolcemente, quasi con paura.
-Desideravo tanto un ragazzo come te…- disse lei entusiasta, con la testa sul petto del ragazzino. Lui sorrise contento, si sentiva il cuore pieno di contentezza.
-Ora sono qui-
-Senti, ho una grande idea! Stasera Andrea dà una festa a casa sua e mi ha invitata, vieni anche tu! Sono sicurissima che gli farà piacere!- esclamò lei contenta con gli occhi grandi e pieni di gioia. Chris rimase un attimo in silenzio, ma poi sorrise, titubante. –Certo… va bene-

*



La stessa sera i due si incontrarono per andare insieme alla festa del loro compagno di classe. Ashley era fuori con Chris, davanti alla porta dell’abitazione. Lui stava per suonare il campanello quando lei lo fermò tirandolo per una mano.
-Senti, devo chiederti una cosa..- disse mordendosi il labbro inferiore.
-Che succede?- domandò lui tranquillo, stringendole la mano.
-Non ho ancora detto a nessuno che stiamo insieme, voglio dirlo prima a Jennifer, quindi, per favore, non farne parola ancora! Ok?- disse lei con voce supplicante. Il ragazzino scosse la testa. –Voi ragazze giuro non vi capirò mai! Comunque non è un problema… - continuò con un sorriso, dandole un bacio veloce. Lei lo strinse forte contenta. –Grazie!-
A quel punto i due furono accolti dal padrone di casa e salutarono i loro compagni ed amici. La festa procedeva tranquilla; c’era la musica, un tavolo di cibo e tante risate. Alcuni giocavano ad una consolle, le ragazze ballavano e Chris iniziò a parlare con un compagno di classe. Ashley nel frattempo, sparì.
Dopo diverso tempo, il giovane biondino non vide più in giro la ragazza e si avvicinò quindi a Step, un amico della rossa. Gli chiese se l’avesse vista e lui le disse che era andata di sopra con Andrea a prendere qualcosa da portare di sotto. Il giovane ringraziò e salì le scale. Camminò per il corridoio e si trovò dinnanzi ad una porta socchiusa. L’aprì appena e rimase a bocca aperta. Ashley era lì, nel buio di quella stanza, con un altro, a baciarlo, toccarlo, guardarlo, senza paura, senza timore d’esser scoperta da lui, dal suo ragazzo. Chris era senza parole. Andò via, deluso e amareggiato, lasciando quella casa del peccato.

Ashley sentiva le labbra di lui sfiorarle il collo, la guancia, la clavicola. Sentiva uno strano calore tutt’attorno, sulla pelle e dentro il corpo. Non era la prima volta che usciva con un ragazzo o che ci passava del tempo assieme, ma era la prima volta che credeva davvero sarebbe arrivata fino in fondo. Lui le sussurrava cose, quanto fosse bella, quanto fosse pazzo di lei, che Chris era solo uno sciocco se davvero credeva di poterla avere. E lei non rispondeva. Si beava delle sue mani, delle sue parole. Metteva a tacere i pensieri, quella vocina che in fondo allo stomaco le gridava di scappare, di andare via, di smetterla. Vide di sfuggita il volto sconvolto di Chris attraverso la porta, lo ignorò. Baciò Andrea una, due, tre volte. Sempre più a lungo. Poi lui decise che era troppo, che avevano temporeggiato abbastanza. Finirono sul letto, mezzi svestiti, accaldati. La notte era ancora lunga e lui non vedeva l’ora di averla davvero, di possederla. Ashley lo lasciò fare per un po’, poi decise che no, non poteva. Non avrebbe condotto lui il gioco: questa era una cosa che spettava a lei. E sebbene non sapesse le regole, non sapesse come fare, avrebbe improvvisato. Ma non avrebbe mai permesso a qualcuno di usarla.

Arrivata a casa, di notte, Ashley si sentiva strana. Adesso era diversa. Si sentiva più sporca, usata. Come avesse dato qualcosa di suo, di importante, in cambio di qualcosa che adesso non le sembrava valere più lo scambio. Non era come l’aveva immaginato. Il momento in sé era stato deludente, rovinato dalla fretta di lui, dall’ansia di lei. Arrivò in bagno con le scarpe in mano, per non far rumore, i capelli spettinati, il trucco sciolto a causa del sudore, gli abiti sgualciti e rovinati. Accese la luce e si guardò allo specchio. Si toccò il viso, era uguale a com’era fino a poco prima di uscire, ma lei sentiva la differenza. Sentiva la diversità. Si spogliò lentamente, in silenzio. Le mani tremavano un po’. Si infilò sotto la doccia e vide macchie di sangue sulle cosce. Le lavò via con forza, come a voler coprire un brutto delitto. Si strofinò con violenza fino a che non lasciò che le lacrime uscissero spontanee e si confondessero con l’acqua che le colava sui capelli, sul viso, sul resto del corpo. Pianse a lungo, nella doccia. Si sedette sotto l’acqua, si portò le mani ai capelli. Si sentiva mangiare dentro. Iniziò a sentir freddo. Si lavò in fretta, si asciugò i capelli. Li lasciò, in verità, mezzi bagnati sulle spalle, si coprì con un asciugamano e andò in soggiorno a riprendere la borsa. Aurora era seduta sul divano, era stata sveglia tutta la notte per aspettarla.
-Ti sei divertita stasera?- domandò a bassa voce, per non svegliare il padre di Ashley.
La ragazza si sentì profondamente toccata da quella premura, si sentì divorare dalla vendetta che aveva compiuto quella notte e scosse la testa, piangendo. Si accoccolò accanto alla donna e pianse in silenzio, a lungo. Non emise neppure un suono, non disse nulla. Lasciò che le lacrime scendessero e poi si addormentò.

*



Il giorno dopo, a scuola, Ashley scoprì che Christopher aveva cambiato classe. Non voleva più vederla, ed era fuggito. Si sentiva cattiva, ma non lo avrebbe dato a vedere. Non a scuola, non davanti agli altri. Andrea le arrivò alle spalle, l’abbracciò stretta, le baciò il collo.
-L’hai fatto addirittura scappare, eh?- disse sarcastico lui.
Ashley ghignò divertita. –Già, sono proprio cattiva- disse con voce maliziosa. Ma dentro sé lei era sincera. Non voleva fare una battuta, lanciare una frecciatina, era onesta. Era stata cattiva e quello era il risultato. Guardò Andrea e lo vide davvero brutto. Non riuscì a capire come avesse potuto donargli il suo corpo e rimase a fissarlo per un po’. Qualcosa dentro lei si muoveva, si agitava. Il suo stomaco era vuoto, le dava la nausea. Era arrivata ad un punto dal quale non sarebbe tornata indietro ormai e la cosa le faceva decisamente paura.

Edited by Ashley; - 16/3/2012, 18:00
 
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view post Posted on 16/3/2012, 17:38

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Il lato oscuro potente è in questa donna.. XD
 
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Capitan Dany
view post Posted on 16/3/2012, 18:01




commento pre-lettura:
lungo?meglio
 
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view post Posted on 16/3/2012, 18:43
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Devil: Sei davvero stupido. xD

Dany: *-* bene!
 
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Capitan Dany
view post Posted on 16/3/2012, 23:22




Ma no!!!! Ma cosa fa!!! Avevo capito subito che voleva vendicarsi di Chris.. ma a me è dispiaciuto un po.. ma ancora puo redimersi... LOL!!!!
scherzi a parte un po mi dispiace per come è lei.. ma cosi è il personaggio..
Mah.... questo capitolo da fondamento ad alcune parole di Fibra... Bel capitolo.. 2 capitoli letti in un giorno... WOW!!
 
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view post Posted on 17/3/2012, 07:36
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Grazie! ^^
Adesso però mi fermo un pochettino, ultimamente ne ho pubblicati troppi, troppo vicini. xD
 
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