WWE Prescelti Cap.2 "Il Provino"

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view post Posted on 31/8/2012, 09:59
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CAP. 2 “IL PROVINO”



Davide e la segretaria si stavano incamminando lungo un corridoio del grattacielo. Erano ancora al piano terra, e lei intanto parlava con il ragazzo.
- Le farò alcune domande per essere sicura di compilare giustamente la sua scheda per il provino. Quindi cerchi di darmi risposte il più complete possibile. Ok? Iniziamo con nome e cognome. - disse, aprendo il suo i-pad e toccandolo varie volte..
- Davide... Masi. - disse Davide, svogliato.
- Data di nascita? Età? -
- 2 Marzo 1990... 22 anni. -
- Altezza? Peso? -
- 187 cm, 95 kg circa -
- Caratteristiche? -
Davide si fermò.
- Senta, tutte queste cose può trovarle benissimo sul curriculum e sulla mia scheda atleta della palestra, che le hanno inviato giorni fa. Io odio parlare se non obbligatoriamente, quindi se può evitare è meglio. - disse, seccato.
La dirigente si fermò. Guardò Davide, poi toccò lo schermo del suo i-pad e confermò.
- In effetti la sua palestra ha compilato uno dei nostri moduli prestampati, e di problemi non ce ne sono. Era solo per avere alcune conferme, però, se lei dice che è tutto scritto qui, useremo questo senza problemi. - disse.
- Bene... Ora mi potrebbe con cortesia dire dove ci stiamo dirigendo? - disse Davide.
- Non c’è problema. - disse la dirigente, riprendendo a camminare, fino a fermarsi davanti a una porta. - Vede, manca solo un dettaglio alla sua scheda... - detto ciò aprì la porta.
I due si trovarono di fronte a una stanza piena di riflettori e con un telo bianco su di una parete. All’interno vi era un signore, che armeggiava nella sua borsa.
- ... una fotografia. - disse, sorridendo.
Davide invece non sorrideva affatto, ma immaginava ci sarebbe stato tutto questo.

- Signor Masi, l’aspetto è tutto per un’atleta, e devo dirle che sono rimasta stupita dal fatto che lei in questi minuti, da quando ci siamo incontrati, non abbia mai rivelato il suo volto. Non sono riuscita a sapere niente dal capo della sua palestra, mi ha solo detto che sarei rimasta stupita a tempo debito. Non capisco il significato di tutto ciò, ma sono stata comunque ferma e decisa, aspettando l’arrivo in questa stanza, dove potrò finalmente capire perché lei nasconde il suo volto. - disse Miss Jennifer.
Davide sorrise.
- Se vuole saperlo, non tengo nascosto il volto per gioco, oppure per scelta mia. Tengo nascosto il volto per evitare che la gente mi fissi troppo ed inizi a fare domande. La persona che mi ha consigliato di farlo è proprio il mio allenatore, anche perché dice che è meglio così. - disse Davide. - Comunque non mi tirerò indietro, e mi toglierò la maglia per mostrarle il volto e per poter fare queste fotografie.
Detto ciò Davide si tolse la maglietta, rilevando il suo viso.
Miss Jennifer rimase sbalordita, e il fotografo fece un sobbalzo.

Il volto di Davide era davvero particolare, e Miss Jennifer si accorse subito del perché.
I capelli di Davide erano di un biondo-dorato naturale, ma ciò che colpiva di più erano gli occhi: il destro era verde, mentre il sinistro era rosso, per via di una lente a contatto colorata.
Ma in realtà il particolare su cui si soffermava l’attenzione era un altro, anzi due: sull’occhio destro Davide aveva due cicatrici, una verticale che iniziava e finiva pochi centimetri sopra e sotto l’occhio, una diagonale che partiva dall’angolo alto esterno e finiva nell’angolo basso interno, prima del naso.

Miss Jennifer rimase a guardare colpita il viso del ragazzo, che però non se ne curava minimamente.
- Ecco il perché - disse, cercando di distogliere lo sguardo. Il ragazzo però era rimasto anche a torso nudo, rimanendo con il polsino nero al braccio e una strana collana con attaccato un diamante, e lei non potè fare a meno di notare che era ben scolpito e muscoloso. Cercò di ricomporsi, evitando di far notare al ragazzo che era rimasta come estasiata dal suo corpo, e ricominciò a parlare. - Bene, ora mettiti pure lì e segui gli ordini del fotografo. -
Il ragazzo fece come gli era stato detto e seguì le indicazioni del fotografo, scattando alcune foto del viso di fronte, di profilo, e alcune della parte superiore del corpo.
In pochi minuti il tutto era finito, mentre Miss Collins continuava a guardare il ragazzo, che stava finendo di parlare con il fotografo. Poi Davide le si avvicinò.
- Fatto tutto, ha detto che le foto le riceverà a momenti sull’i-pad. Ora posso rivestirmi? - disse Davide.
- Se proprio deve.... C-c-cioè, intendevo dire... ovvio, certo che deve! - disse, passando da un’espressione sognante a una impacciata, ma severa.
Davide sorrise e si rimise la maglietta, tenendo basso il cappuccio. Ormai non serviva più che il suo volto fosse coperto.

I due uscirono dalla stanza e si diressero verso il fondo del corridoio. Arrivati qui, chiamarono su un ascensore e vi salirono. La dirigente schiacciò il pulsante del 14esimo piano, e l’ascensore, con i due all’interno, cominciò a salire.
Un silenzio tombale era piombato nel vano, e fu spezzato da Miss Collins.
- Se non sono troppo invadente, posso chiederle come si è procurato quelle cicatrici? - disse, guardando il ragazzo.
-Si... è invadente... - rispose lui, facendo abbassare la testa a Miss Collins, che si sentiva a disagio.
- Mi dispiace - disse. - Non le farò domande invadenti allora... - non riuscì però a finire la sua frase.
- Un incidente... - disse Davide. - Sono stato colpito da dei delinquenti con delle spranghe di ferro. Due colpi secchi. Di più non posso dirle, comunque non si preoccupi e domandi pure. -
Miss Collins rimase un attimo turbata. Era comunque una cosa privata e ne aveva parlato senza problemi. Decise comunque di fare un’altra domanda al ragazzo.
- E degli occhi di colore diverso? - domandò.
- La lente a contatto rossa è per un amico, e per evitare altre domande, anche il polsino. - disse.
L’ascensore in quel momento si fermò al 14esimo piano, togliendo dall’imbarazzo la dirigente.
Le porte dell’ascensore si aprirono, e Davide vide che in quella enorme stanza vi erano circa una trentina di ragazzi, probabilmente anche loro contattati per un provino. Certo, Davide sapeva che non sarebbe stato l’unico, ma ora si chiedeva cosa sarebbe successo, e come si sarebbe svolto il provino. Intanto tutta la gente si era girata a vedere il nuovo arrivato, non risparmiando lo stupore per il suo viso.
- Bene, signor Masi, mi segua. - disse Miss Collins, avviandosi verso una scrivania posta in fondo alla sala. Davide la seguì, guardandosi intorno.
Miss Collins arrivò per prima, e Davide la raggiunse poco dopo. Si sedettero Davanti alla scrivania, dove era seduto un signore.
- Miss Collins, buongiorno. Questo è il ragazzo che segue? - disse.
- Si, siamo qui per confermare l’iscrizione. Le ho già inviato la scheda del ragazzo, completa delle foto. Avete già stampato il badge con il numero? - disse la dirigente.
- Si, ci è arrivato, e il Badge è stato stampato. Anche se sono già qui in circa 30, avrai un numero inferiore, visto che c’è stato un errore prima nel conteggio. - disse, per poi girarsi verso una plastificatrice laterale ed estrarre il badge. - Eccolo, ci sono i suoi dati e il suo numero, con cui verrà chiamato. Si accomodi pure assieme al dirigente che la segue. -
Miss Collins ritirò il Badge per Davide e si alzò, guidando il ragazzo verso due sedie libere nella sala. I due si sedettero, e Miss Collins iniziò a parlare.
- Non credo aspetteremo molto, ma ti spiego a grandi linee cosa succederà. So per certo che ci sarà un’atleta wwe tra i giudici, che ci raggiungerà, e il signor McMahon seguirà il tutto dal suo ufficio tramite le telecamere di sicurezza. Vi faranno alcune domande in questa stanza, e poi ci trasferiremo nella palestra. Tutto chiaro? - disse.
- Si, ora posso avere il mio Badge? - disse.
- Non si può dire che sei un uomo di molte parole, e che vai dritto al punto sempre. Bene, eccolo, ricordati il tuo numero. Dopo averlo visto ti farò un’altra domanda importante riguardante la tua scheda. - disse, porgendoglielo.
Davide lo prese, lo guardò e dopo pochi secondi scoppiò in una risata fragorosa.
Miss Collins rimase imbarazzatissima.
- Davide, cosa fai! Ci stanno guardando tutti! Che ti prende? - disse, cercando di fermare il ragazzo.
Davide si toccò l’occhio sinistro, per poi guadare la dirigente.

- Abbiamo già vinto, il destino è dalla nostra. Devi essere stato tu... a darmi questo numero, il Mio numero, il Nostro numero. - Sul Badge c’era il numero 14...

Un uomo si avvicinò a Miss Collins, che cercava invano di frenare invano le risate di Davide.
- Miss Collins, mi sta dicendo che questo è il ragazzo che ha preso come suo debuttante al provino? Mi pare un po’ pazzo e deboluccio. - disse, fermandosi proprio davanti a loro.
- Mister Edwards, non credo siano affari che la riguardano. E poi le rammento che questa non è una gara tra dirigenti, ma semplicemente un provino per trovare ottimi nuovi giovani atleti per la nostra società. - disse la dirigente.
L’uomo sorrise. Era un uomo tutto d’un pezzo, con i capelli castani e dei baffetti lisci e sottili. Era piuttosto alto e magro.
- È sempre così scorbutica, eppure ieri in ufficio sembrava essere così sicura della forza del suo ragazzo. E non direi che questa non sia una gara, perché si sa, chi porta il debuttante migliore la maggior parte delle volte ottiene dei privilegi non scritti. E io, modestamente so di avere il debuttante migliore. Vieni qui, Igor. - disse, è fatto ciò una figura alta e muscolosa si avvicinò al dirigente. - Lui è Igor Nutsowski, il mio pupillo. È russo, e ha sbaragliato tutti i suoi avversari nei vari tornei in cui l’ho visionato. Sarà certamente lui a essere scelto. - disse.
In effetti, visto da vicino, Igor era davvero alto, oltre i 2 metri, e probabilmente pesava anche molto, forse oltre i 150 chili.
Miss Collins era spazientita. - Non sarei così sicura, Edwards. La forza non è tutto, ma lei non lo vuole capire... - disse.
- Miss Collins, perché non ci scommettiamo su? Se vince lei, ammetterò il tutto e non la disturberò più, ma se vinco io... potrebbe concedermi quella cena a lume di candela che le chiedo da tempo. - disse, con uno sguardo accattivante.
- Ma... come si permette! Le pare che noi.... - disse Miss Collins, per poi fermarsi perché una voce la aveva sovrastata.
- Accettiamo. - disse Davide. - Ora però se ne vada. -
Mister Edwards vide il volto del ragazzo e rabbrividì, per poi riprendere a parlare.
- Bene. Miss Collins, le farò sapere quando sarà la cena... - e rise, allontanandosi insieme al suo atleta.
Miss Collins rimase di stucco, poi si girò verso Davide, per dirgli qualcosa, solo che lui la fermò.
- Sono sicuro di vincere. - disse. - E poi non sopporto gli sbruffoni pervertiti come lui. Non alzerà un dito su di lei, non si preoccupi. Riprendiamo dalla domanda che voleva farmi. So già qual è, riguarda i miei match disputati. Si, negli ultimi 5 anni a questa parte, io non ho mai perso! -



Miss Collins rimase esterrefatta da questo. - Come è possibile? - disse.
- Semplice. Come lei sa, anche nelle leghe minori si danno eque possibilità a tutti e si cerca di non creare strisce di vittorie infinite. Nel caso di quel russo, questa cosa non è stata fatta, perché la sua palestra attuava piani sporchi sottobanco, permettendo ad alcune federazione minori di guadagnare bene. -
- Incredibile, ma se voi sapevate, perché non avete mai denunciato la cosa? - disse Miss Collins, sbalordita e allo stesso tempo incavolata.
- Senza prove non si può fare niente, e nessuno ha mai avuto il coraggio di testimoniare. E nessuno voleva provare a scontrarsi con lui per vincere, perché avevano troppa paura della sua imponenza. - disse Davide.
- Già, ha ragione... Ma questo che connessione ha con lei, e con la sua striscia di vittorie? - disse la dirigente.
- Io ho iniziato a non perdere 6 anni fa. Ma per mia scelta. Io mi sono opposto alle decisioni iniziali degli scontri e ho sempre lottato per vincere. Ed è questa la differenza tra me e lui. - disse Davide.
- Ti sei opposto alle federazioni??? È una cosa impossibile! Avranno provato a fare qualcosa per fermarti! - disse lei.
Davide rise.
- Per fermarmi hanno mandato chiunque, ma in poco tempo han capito che non potevano farlo... perché in Europa nessuno è mai riuscito a battermi in match reali. - disse Davide.
Miss Collins rimase sbalordita.
- Pazzesco... E non hai mai incontrato lui prima d’ora? - disse la dirigente.
- No, mai. La sua palestra non si è mai incontrata con la nostra, lui non sa neanche chi sono, e questa è un altro punto a suo sfavore. - disse Davide.
- E il primo? Qual è la differenza tra te e lui??? - disse la dirigente.
Davide rise ancora.
- Vedrà, mia cara, vedrà.... Ora sta entrando qualcuno... E io ho già parlato troppo rispetto ai miei standard... - disse Davide, appoggiandosi alla sua sedia.

In quel momento si aprirono le porte dell’ascensore. Chi si trovava in scia visiva con quelle rimase stupito, gli altri provarono a vedere, ma tanto il personaggio misterioso stava uscendo. Era l’atleta della wwe che avrebbe fatto da giudice al provino.

Dall’ascensore uscì... Mark Henry.

Il ragazzo di colore entrò salutando tutti allegramente. Dietro di lui comparirono altre 4 persone che erano gli altri giudici. I 5 arrivarono dove c’era la scrivania, sedendosi su 6 sedie (Henry doveva usarne 2), e il primo, un signore calvo con i baffi bianchi, iniziò a parlare.
- Ragazzi e dirigenti, donateci un attimo di attenzione. Noi siamo i 5 giudici che constateremo il vostro provino. Sicuramente conoscete il Signor Henry, wrestler ufficiale che ci ha donato parte del suo tempo per giudicarvi. Passo la parola al nostro ospite che vi spiegherà il tutto. - disse, per poi sedersi. Mark Henry si alzò in quel momento.
- Ragazzi, sapete tutti chi sono, e voglio dirvi poche cose. Questo provino non è per una sola persona. Potreste passare tutti come nessuno. Noi valuteremo il vostro operato indistintamente. Ora ragazzi, vi chiameremo per numero, e vogliamo sapere da voi, qui davanti a tutti, il vostro nome e i vostri obiettivi per il prossimo futuro. - disse, per poi sedersi, applaudito a quasi tutti. Vide però due persone che non lo applaudirono. Erano Igor e Davide.

- Solite parole di circostanza... - disse a bassa voce Davide.
- Dici? Eppure erano delle belle parole... - disse la dirigente.
- Stupidate. Si sa che in questi provini conta solo la prova pratica, e che sarà probabilmente un terno al lotto... - disse.
- Sei uno che ragiona molto... - disse la dirigente, affascinata da questo aspetto.
- Già, oltretutto prima ho studiato tutti e 33 gli avversari, e nessuno è particolarmente forte. - disse. - Sembrano completi, ma la metà li ho già visti in Europa e non sono niente di che. -
- Cioè, tu ricordi tutto? Incredibile. Ma che razza di quoziente intellettivo hai? - disse.
- Semplicemente sfrutto tutto ciò che ho a disposizione. Devo vincere, sempre. - disse.

Iniziò intanto il provino. Iniziarono a chiamare, e i primi dissero obiettivi standard, quasi come fossero calcolati. C’era chi diceva “Voglio debuttare in wwe”, “Vorrei imitare i miei idoli della wwe”; non venivano chiamati in ordine di numero, ma in ordine di arrivo, e toccò a Igor.
- Mi chiamo Igor Nutsowski, e il mio obiettivo è abbattere più gente possibile. Distruggerli. - disse, per poi tornare a sedersi.
Rimasero tutti di stucco, tranne Henry.

- Ha fatto la cosa giusta, si è fatto notare e ha messo paura agli altri. - disse Davide.
Miss Collins guardò Davide pensierosa.

Vennero intanto chiamati quasi tutti i ragazzi lì presenti. Rimasero tutti su obiettivi semplici, non desiderosi, per non rischiare. Ne mancava solo uno.
- E infine.... Numero 14. - disse il primo giudice.

Nessuno si mosse. Miss Collins si girò verso Davide, ancora seduto, che guardava in basso.

- Numero 14? - ridissero.

Davide continuava a guardare a terra. Miss Collins lo toccò.
- Davide, alzati, ti prego! Stai giocando col fuoco! - disse a bassa voce.

- Numero 14? È l’ultima chiamata! - disse spazientito il giudice.

Davide si mise il cappuccio e si alzò. Si diresse davanti ai giudici. Sorrise.
- Chiedo perdono, mi ero distratto a pensare a tutte le parole dei candidati. - disse, sorridendo sempre.
- Bene, ci stavamo spazientendo molto. - disse. - Come mai quel cappuccio? Se lo tolga, noi dobbiamo vederla! -
Davide se lo tolse, mostrando il viso. I giudici rimasero stupiti, mentre Henry fu contento.
- Ci dica tutto, allora. - disse il giudice.

- Il mio nome è Davide Masi, e il mio obiettivo... è diventare il campione più giovane della storia di entrambi le maggiori cinture... e vincere sempre, senza mai perdere. - disse, sorridendo.

Rimasero tutti sconvolti, ancora di più di quando sentirono le parole di Igor. Davide poi tornò a posto.

- Bene... Le presentazioni sono finite, quindi voi potete scendere giù nella palestra e aspettarci. - disse un giudice, ancora colpito da quelle parole.

I ragazzi iniziarono a entrare nell’ascensore o a scendere dalle scale. Davide rimase seduto, aspettando che tutti se ne fossero andati. Quando la sala fu vuota con solo i giudici dentro, si alzò.
- Speriamo di lottare con qualcuno di forte, se no sai che noia... Andiamo Miss Collins, ora che si è liberata la strada. - disse ad alta voce, per farsi sentire dai giudici, e nel frattempo fece un occhiolino ad Henry, che pare essersene accorto.

- Davide, ma cosa fai! - disse Miss Collins mentre erano sull’ascensore. - Sei forse matto? Hai dato una brutta impressione! -
- Al contrario, credo di essere stato il migliore. Ho catturato l’attenzione e ho dimostrato di puntare al massimo. Quel test è tutto un trucco, in realtà loro studiano le nostre azioni, lo fanno apposta. E tutto ciò che ho fatto è stato atto a ciò. - disse Davide.


*




Intanto, nella stanza, i giudici iniziarono a parlare.
- Cosa ne pensate, Mister Henry, chi l’ha colpita? Il numero 7, 12, 16,17 e 24 mi parevano ben messi fisicamente, e il russo mi ha colpito molto. - disse, trovando conferma con gli altri giudici.
- Se devo dire la mia, nessuno ha davvero colto la mia attenzione. Forse il russo, ma l’unico che mi ha davvero stupito è stato l’italiano, il numero 14, l’ultimo. - disse.
- Ma è stato maleducato e soprattutto arrogante! Come può dire questo? - disse il giudice.
- Secondo me ha detto ciò che pensava e ha attirato apposta l’attenzione. Oltretutto ha volutamente puntato alto perché è davvero ciò che vuole. - disse Henry.
- Dalla sua scheda risulta che non perde da 6 anni, una cosa anormale. Il russo ha il fisico dalla sua, ma lui come fa? - disse il giudice.
- Avrà uno stile particolare. Mi ha colpito molto anche la sua ultima frase, lui pare prendere questo provino come un gioco, secondo me perché sicuro di passare. A guardarlo si prova paura e intimidazione. Credo proprio che lo terrò d’occhio. - disse Henry.


*




Davide e Miss Collins raggiunsero il piano sotterraneo.
- Cioè... voi avete un palazzetto nei sotterranei??? Ma come li buttate i soldi! - disse Davide.
- È stato costruito molti anni fa apposta per chi sosteneva i provini. Ci sono anche gli spogliatoi, e credo sia ora per te di metterti in tenuta da gara. - disse.
- Nah, forse dopo, ora arriveranno i giudici, e poi vedremo... - disse, con aria svogliata.

Poco dopo arrivarono i giudici, che si sedettero ad un tavolo appositamente preparato per loro. Era ad altezza ring, e gli permetteva di vedere tutto.

- Bene ragazzi, ora qui abbiamo un’urna - disse il primo giudice. - Estrarremo due numeri e quelli combatteranno tra loro per circa 5 minuti. Da lì trarremo le nostre conclusioni, e decideremo chi potrà avanzare alla prova maggiore, NXT. Vi siete già cambiati, giusto? Quindi, se non ci sono domande, iniziamo. -
Tutti mormoravano, senza però dire nulla ai giudici. Da una fila però si alzò una mano.
- Io ho una domanda. - disse Davide, alzandosi in piedi sulla sua sedia. Si avvicinò al ring e vi salì sopra, avvicinandosi a dove erano posti i giudici.
- Prego, porgicela pure. - disse il giudice.
- Ok... Perché ci prendete per il culo così? - disse. - Mi sembra di essere presi in giro. C’è gente che si differenzia anche di 100 chili, e voi scegliete con un’urna... Oltretutto, se un high flyer sfida un colosso di potenza è spacciato... A questo punto facciamo passare i più forti e mandateci a casa, se deve essere così. -
- Come ti permetti, ragazzino! Sono anni che facciamo così e nessuno ha mai detto nulla! - disse il giudice, arrabbiato.
- Probabilmente perché non avevano le palle di farlo, oppure erano totali idioti. Io sono venuto per sostenere un provino, e non una mattanza. Se devo dimostrare il mio valore, preferisco a questo punto farlo con chi voglio io, - disse Davide. Intanto Miss Collins stava svenendo da quanto Davide si stava mettendo nei guai.
- Mi sembri sicuro di te stesso, ragazzo. - intervenne Henry. - Do ragione alle tue parole, ma ti chiedo, chi vorresti sfidare degli altri ragazzi? -
- Nessuno. - rispose immediatamente Davide.
Tutti rimasero allibiti.
- E chi vorresti sfidare allora? - disse.

- Se devo proprio scegliere.... Tu! - disse Davide. In quel momento Miss Collins ebbe un mancamento sentite quelle parole.

- Ragazzo, sono un’atleta professionista, finiresti a terra in 10 secondi. E poi cosa avrei da guadagnarne? -disse Henry, sorridendo.
- Nulla, ma se perdo me ne andrò, e non farò più ritorno. - disse Davide.
- Metti in gioco la tua carriera? E cosa vorresti in cambio? - disse Henry, curioso.
- Andare direttamente in wwe, senza passare per show minori. - disse. Miss Collins ormai aveva raggiunto il paradiso.
Henry rise. Stava per rispondere, quando qualcun altro salì sul ring. Igor.
- Tu sei un ragazzo furbo, ma a Igor non piacciono i ragazzi come te. Igor li fa a fette, li distrugge. - disse il russo.
- Pure dislessico oltre che scemo? Tutte tu le hai... - disse Davide.
- Io ti ammazzo! - disse Igor, quasi andandogli contro, solo che Henry, appena salito sul ring, lo fermò.
- Ragazzo, sei interessante. Ti sfiderò, ma solo se sconfiggi questo qui. Che ne dici? - disse, sorridendo.
- Rispetterai il patto verbale fatto prima? - disse Davide.
- Te lo giuro. - disse. - Non ne ho il potere, ma se davvero mi sconfiggerai, allora farò di tutto. Ora vai pure a cambiarti. Iniziate fra poco. -
- Non serve, sono già in tenuta. - disse Davide, togliendosi la maglietta e la collana. - Miss Collins, me le tenga, 5 minuti e sono da lei, vinco e vengo. -
Il russo era incavolato nero, e si lanciò contro Davide prima che si girasse. Solo che il ragazzo, lo schivò, come se se lo aspettasse.
In quel momento Henry suonò il gong.
- Dateci dentro, ragazzi. - disse.

Davide rimaneva fermo. Igor era ormai incavolato e si scagliò velocemente su di lui. Ma aveva fatto male i conti. Davide si spostò, e colpì il russo all’addome con un calcio. Dal nulla poi tirò fuori una violenta Stunner, che lo fece cadere al suolo. Igor si rialzò, ma Davide non era davanti a lui. Gli era dietro, e lo aveva già preso e gli rifilò una Protobomb. Salì poi sul paletto, e mentre il russo tentava di alzarsi, lo colpì con un Diving Leg Drop. Il suo avversario ormai aveva visto le stelle, quindi lo incitò a rialzarsi, per poi colpirlo con un Russian Leg Swip, e finirlo con un Elbow Smash dal paletto. Lo schienò e il conto fu di 3. In meno di 2 minuti Davide aveva vinto senza subire neanche un colpo.

Tutti rimasero a bocca aperta dalla forza di quel ragazzo. Igor faceva fatica a rialzarsi, ma non riusciva a lamentarsi. Aveva perso su tutta la linea.

- Sei stato formidabile ragazzo. Un lavoro impeccabile. Ma quella non era la tua mossa finale, e non ti sei neanche impegnato, giusto? - disse l’atleta di colore.
- Già... Lei ha capito che deve impegnarsi? - disse Davide.
- Si, e lo farò, mi cambio e arrivo. - disse, per poi avviarsi verso lo spogliatoio. Tornò circa 5 minuti dopo.
- Quando vuoi. - disse.
- Sono pronto, rispose Davide.


*




Nessuno riusciva a parlare. Davide era fuori da ring e si avviava verso Miss Collins.
- Andiamo. - disse. - Grazie per avermi tenuto maglietta e collana, e grazie per questo asciugamano. - Si asciugò.
- Si... ecco... quindi... fine del provino... - disse Miss Collins, visibilmente scossa.
- Bè, si, lei che dice? - disse Davide indicando il ring.

Mark Henry era a terra, steso a pancia in su.

- L’ho contato a 3, quindi ho vinto, no? - disse Davide, sorridendo soddisfatto.
 
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vanessapunk
view post Posted on 31/8/2012, 11:04




che portento sto ragazzo ^_^
Davi .. sarò ripetitiva ma davvero un bel lavoro .. :woot:
non fermarti mi raccomando!!!
 
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view post Posted on 31/8/2012, 12:11
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Grazie mille XD
 
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Alex C. Wolf
view post Posted on 31/8/2012, 15:39




Il capitolo mi è piaciuto davvero tanto.....
anche se sto Davide sa troppo di macho XD (per iniziare potevi farlo lottare con qualcuno di meno.....pesante xD)
vedremo nei prossimi episodi comunque la storia mi piace un sacco
ancora complimenti : thumbup :
 
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view post Posted on 31/8/2012, 21:11
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In realtà Henry è stato scelto apposta. Vedrai poi perchè, è un motivo valido. Non è proprio macho XD

Grazie mille comunque per i complimenti, alex XD
 
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Alex C. Wolf
view post Posted on 31/8/2012, 23:05




come ho detto mi piace quindi ti sei assicurata una lettrice :) ora stiamo a vedere il resto
 
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view post Posted on 1/9/2012, 14:16
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Grazie, fra poco posterò il terzo (spero XD)
 
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6 replies since 31/8/2012, 09:59   55 views
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