ASHLEY - EP. #02 - SEGRETI E PASSATO, Capitolo V: La rivale

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view post Posted on 20/5/2012, 11:34
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ASHLEY - EP. #02 - SEGRETI E PASSATO
Capitolo V: La rivale






Il primo anno delle superiori trascorse tranquillo e senza altri particolari eventi. O meglio: niente di rilevante per Ashley. In verità erano accadute molte cose degne di nota, cose che la rossa riteneva di poco conto. La sua metamorfosi era completamente finita e ora era una persona davvero diversa. Superato lo choc iniziale causato dal suo passaggio da ragazzina a donna, Ashley non si fermò più. Si concesse, o meglio, conquistò e usò a suo piacimento, ogni ragazzo che minimamente poteva risultarle interessante. Fisicamente prima, moralmente poi. Sebbene i ragazzi che lei frequentava di morale avevano ben poco…
Fu così che trascorse i mesi dei suoi quattordici anni all’insaputa della sua famiglia. Famiglia che tuttavia aveva capito cosa le stesse accadendo. Continuò così anche per tutta l’estate e tutta entusiasta si avviò in classe per il primo giorno di secondo superiore. Ora aveva quindici anni e il suo corpo cresceva sempre più: era abbastanza alta e molto snella, e belle curve fiorivano sempre più rendendola quanto meno desiderabile agli occhi di qualunque ragazzo. I suoi capelli erano più lunghi, lucenti, il viso sempre più truccato, gli abiti più corti. Tutto questo piaceva non poco ai ragazzi che la osservavano e più loro mostravano interesse più lei si divertiva a stuzzicarli.
Il primo giorno di secondo superiore Ashley arrivò vestita con una canotta bianca, trasparente a dir poco, ed un paio di stretti jeans azzurri sopra un paio di converse blu. I capelli mossi e lunghi le ricadevano sulle spalle, sulla schiena, sul petto. Sul capo, sostenuti grazie alle orecchie di lei, un paio di occhiali da sole.
Non appena lei entrò in classe, i ragazzi si alzarono dai loro posti per andare a salutarla. Abbracci, baci, carezze. La ragazza si sentì beare di tutte quelle attenzioni e salutò tutti con un sorriso sulle labbra. Anche le sue compagne, quando la folla di ragazzi si fu diradata, si alzarono e andarono da lei a salutarla fra il tintinnio di braccialetti, orecchini, schiocchi di baci e risa da galline. Non appena tutti l’ebbero accolta, la rossa andò al suo banco e vide una nuova presenza in fondo alla classe. Una ragazza mai vista prima di allora. Era davvero strana: bionda, occhi verdi, piercing al sopracciglio e braccia insolite per una ragazza. Erano particolarmente muscolose. Un po’ facevano impressione a vederle. Indossava un jeans, scarpe da ginnastica e una grande maglia nera con sopra un teschio bianco e due martelli incrociati sotto di esso. C’era scritto “King of Games”. Ashley la fissò inarcando un sopracciglio. “E così è arrivato il circo in classe?” pensò sarcastica lasciando poi la borsa sul suo banco e avvicinandosi, ancheggiando alla giovane.
-Ciao! Da dove vieni? Credo di non averti mai visto in questa scuola- domandò la rossa incrociando le braccia al petto mentre alle sue spalle si avvicinò il resto della classe. Le ragazze ridacchiavano mentre guardavano la nuova venuta, i ragazzi la fissavano colpiti.
La bionda, per tutta risposta, poggiò i piedi sul banco, incrociandoli, e portò le braccia dietro la testa.
-Vengo dalla classe a fianco a dire il vero- rispose con tono monotono mentre guardava la reginetta della festa con uno sguardo decisamente disgustato. Ashley ghignò in silenzio, poi le porse la mano.
-Oh, perdonami. Non ti avrò notata. Comunque sono Ashley- si presentò dandosi arie di importanza, pronunciando il proprio nome con una certa enfasi. L’altra, dal canto suo, ignorò quella mano tesa in sua direzione e guardò strafottente la rossa.
-Ellen- si limitò a dire con sguardo di sfida. I ragazzi ridacchiarono e smisero nell’esatto momento in cui furono colpiti dall’agghiacciante sguardo di Ashley. Lei tornò a fissare la bionda e poi ghignò con una punta di malvagità. –Benvenuta… all’inferno- disse con uno sguardo infiammato, per poi voltarsi e andare al suo posto assieme alle amiche.

*



Passarono alcuni giorni e la rossa vide come, pian piano, la componente maschile della classe avesse iniziato ad allontanarsi da lei per avvicinarsi sempre più alla nuova arrivata. Le ragazze, sempre attorno ad Ashley, guardavano in malo modo la bionda e trascorrevano la loro giornata insultando i suoi capelli biondi, i suoi piercing ed i vestiti larghi e poco femminili. La rossa tuttavia rimaneva in silenzio. Semplicemente, la studiava.
Una sera, poi, Ashley doveva vedersi con il gruppetto della classe per un’uscita. Aveva intenzione di parlare con i ragazzi per chiarire il fatto che Ellen era assolutamente fuori dal loro gruppo, ma una brutta sorpresa la colpì nel momento in cui arrivò al luogo dell’appuntamento assieme alla sua amica Jennifer. La biondina, coi suoi capelli biondi e l’ennesima maglietta nera coi teschi e i martelli, rideva con Andrea e con gli altri. Ashley arrivò e subito l’aria si fece fredda.
-‘sera- disse con un sorriso falso ma convincente sul viso. Ellen la fissò osservando divertita i suoi abiti troppo femminili e poi salutò con un gesto del capo. La rossa ingoiò le parole che avrebbe voluto vomitare fuori e poi andò da Andrea. –Devo parlarti-
Il ragazzo si congedò dalla bionda e poi la seguì. Si sedette a gambe larghe sul muretto mentre Ashley, davanti a lui, lo fissava torva con le braccia conserte.
-Cos’è questa storia? Che ci fa quella qua?- domandò isterica riferendosi ad Ellen. Andrea si morse un attimo il labbro inferiore e poi le prese una mano, guardandola negli occhi. –No ma guarda che è davvero simpatica! E’ forte. E poi sai perché ha cambiato classe? Perché aveva picchiato una che le stava dando fastidio. Cioè, grande!- esclamò il giovane con un’espressione divertita e compiaciuta mentre il viso di Ashley diventava sempre più nero di rabbia. “Grande, potrei anche rischiare di essere picchiata.” Pensò la giovane dato che effettivamente le due non è che si amassero molto.
-Non m’interessa, io qua non ce la voglio- disse lasciando la mano dell’altro e tornando da Jennifer. –Andiamo- disse solamente. E le amiche, senza neppure chiedere, obbedirono.

*



Il giorno seguente, a scuola, Ashley era in fila al bar. Aveva voglia di un po’ di caffè e poi aspettava in silenzio il proprio turno, pensando e ripensando a cosa poter fare per togliersi di mezzo quella rompi scatole della bionda. Proprio mentre stava pensando, sentì alle sue spalle un ragazzo parlarle.
-Com’è che non ti avevo ancora vista a scuola?- domandò lui con un sorriso malizioso mentre i suoi occhi perlustravano l’intera figura della rossa fermandosi per più tempo sulle sue già floride curve. La ragazza lo fissò di rimando e ricambiò il furbo sorriso. Era davvero bello; capelli biondo cenere, alto, atletico, occhi azzurri. Davvero affascinante. –Ah non lo so. Non sono in molti a non conoscermi qui- rispose lei fissandolo con eloquente interesse. Il ragazzo ghignò divertito.
-Allora sarà il caso di rimediare; io sono Andrew Caulfield, e tu?- disse lui porgendole la mano. La rossa la strinse come meccanicamente e rimase di stucco a fissarlo. Caulfield? Caulfield come il cognome dell’arpia che aveva in classe?
-A…Ashley Green. Aspetta. Hai detto Caulfield? Hai una sorella per caso?- domandò lei particolarmente interessata. Andrew si portò una mano alla fronte.
-Conosci Ellen?- domandò come spaventato dalla sola idea. La ragazza annuì seccata.
-Purtroppo-
Una risata divertita e fragorosa sorse nella gola del ragazzo, evidentemente più grande di lei, che la fece accomodare al bancone del bar della scuola e ordinò alla signora la sua ordinazione. Ashley fece lo stesso.
-E io che avevo intenzione di chiederti di uscire stasera- disse lui scuotendo la testa mentre già prendeva le bustine dello zucchero da una cesta di vimini. Ashley accavallò le gambe e poggiò il gomito al bancone, portando poi il viso a poggiarsi sulla sua mano.
-Cosa te lo impedisce?- sussurrò lei avvicinandosi a lui, con occhi luminosi e tentatori. Erano evidenti le intenzioni di entrambe, e Ashley trovava che quel ragazzo fosse troppo bello per non inserirlo nella sua personalissima collezione di uomini. Lui la fissò e ghignò compiaciuto dello sguardo di lei. –Ellen. Mi aveva parlato di una della sua classe che non sopporta e credo proprio sia tu. Senza offesa, naturalmente- spiegò lui osservando, ancora una volta, il seno florido della ragazzina. In quel mentre le due tazzine di caffè arrivarono ad entrambi. Ashley lo fece raffreddare un po’ e poi bevve tutto il contenuto, lentamente. Mentre beveva sorrise, compiaciuta del fatto di starle così sui nervi da doverne parlare a casa, ed una volta finito di bere portò le labbra all’orecchio di lui.
-Allora non ne saprà nulla. Ti aspetto alle sette al bar qui davanti- concluse per poi alzarsi e ancheggiare verso l’uscita del bar.


Alle sette Ashley era davanti al bar sotto scuola, vestita di un paio di leggings di pelle, ballerine nere ai piedi, ed un top bianco a coprire appena il seno. Sedeva su di una transenna di metallo e aspettava l’arrivo dell’attraente ragazzo di quella mattina.
Egli non si fece attendere. Dopo pochi istanti che lei fu arrivata, sentì il rombo di una moto e poi una voce chiamarla. Si voltò e vide Andrew a cavallo della moto che la fissava sorridendo. Era davvero bello; camicia bianca, pantaloni scuri, capelli spettinati. Ashley lo osservò con malizia e si avvicinò ancheggiando sensualmente.
-Dove andiamo?- domandò la rossa mentre molto agilmente saliva sulla moto, cercando di stringersi il più possibile al corpo del ragazzo. Egli sorrise e la guardò.
-A casa mia, ovviamente- rispose facendole l’occhiolino per poi partire a tutta velocità.
Arrivarono nel giro di pochi minuti, evidentemente non abitava molto lontano da lì. Parcheggiò la moto nel cortile interno del palazzo e poi guidò la ragazza fino al portone della sua abitazione. Aprì la porta e la invitò ad entrare, con tanto di mezzo inchino. Lei sorrise e superò la soglia. Andrew la seguì e le mise le mani sulle spalle.
-Ellen è in palestra, arriverà per le nove. I miei sono a lavoro.- la informò lui piegandosi fino a poterle sussurrare all’orecchio quelle parole. Ashley abbandonò appena la testa all’indietro, finendo col porre il suo collo alle labbra del ragazzo.
-Stai per caso dicendo che siamo soli?- domandò alzando le braccia e cingendo con esse la testa del giovane. Lui morse appena il suo orecchio. –Esattamente- sussurrò prima di voltarla e spingerla al muro, baciandola. Le loro labbra non si divisero per diverso tempo; si toccarono e baciarono a lungo, le loro lingue esploravano la bocca dell’altro, come in un gioco molto sensuale. Andrew quindi le mise le mani al collo, delicatamente e portò le labbra a sfiorar le sue. –Andiamo di sopra-.
Ashley annuì e si diresse alle scale. Salì e si trovò davanti ad una porta chiusa con un immenso poster di un uomo dai capelli lunghi, biondicci, barba, baffi, ed un martello stretto in pugno.
-La tua stanza?- domandò lei avvicinando la mano alla maniglia. Lui la fermò e sorrise.
-No, quella di Ellen- rispose per poi portarla nella propria. Era piena di vestiti buttati alla rinfusa sulla sedia, sul pavimento, nei cassetti. Le pareti ricoperte di foto di auto, modelle. Ashley non ebbe il tempo di far nulla che si trovò buttata sul letto. La luce era spenta, ma da fuori la finestra la luce dei lampioni illuminava a tratti la stanza, i loro volti. Ashley si spogliò sensualmente, con lentezza esasperante, mentre Andrew già era rimasto con i soli slip addosso. La rossa rimase colpita; aveva un corpo mozzafiato, scolpito. Lo fece distendere sul letto e si stese su di lui.
In breve la stanza fu piena dei loro respiri affannati e dei loro sussurri. Nel silenzio di quella casa vuota quelli erano gli unici suoni udibili e ben presto cessarono in un lungo, muto sospiro. Ashley si distese accanto al ragazzo, soddisfatta. Era stato uno degli amplessi migliori della sua vita; quel ragazzo ci sapeva fare davvero. Avrebbe potuto continuare a vederlo: perché negarsi un simile piacere? Andrew le carezzò i capelli, la guardava sorridendo. Sudava, gli occhi erano aperti a fatica. Respirava affannosamente.
-Accidenti se ci sai fare…- disse facendo sorridere la ragazza. Lei si poggiò sui gomiti e lo fissò negli occhi. –So fare anche di meglio; se vuoi un’altra volta te lo dimostro- sussurrò maliarda. Lui la baciò di scatto, entusiasta. –Non vedo l’ora-
Rimasero così a parlare per un po’, fino a quando non decisero di rivestirsi e di uscire. Uscendo dalla stanza, passarono nuovamente davanti la stanza di Ellen. Ashley fissò quel poster non capendo chi diavolo fosse quell’uomo.
-Ma chi è questo?- domandò ad Andrew. Lui sorrise e portò le mani in tasca, poggiandosi al parapetto delle scale. –Lui è Triple H. E’ un wrestler americano. Lavora in WWE. Conosci?- disse con un sorriso, sicuro che lei non sapesse neppure cosa fosse il wrestling. Ashley si voltò verso di lui, colpita, con gli occhi sorpresi.
-No. Vuoi dire che tua sorella segue il wrestling?- domandò la rossa confusa. Andrew rise ampiamente divertito.
-Non solo; adesso lo pratica anche. Una palestra qui vicino ha appena preso l’abilitazione per insegnare a fare wrestling e lei si è iscritta di corsa. Prima aveva provato a imparare da sola, ma non era la stessa cosa.- spiegò il ragazzo. Ashley lo guardò ghignando. C’era una sola palestra nelle vicinanze ed era la stessa dove andava lei due volte a settimana per fare esercizio fisico. Aveva deciso. Se voleva davvero vendicarsi dell’esistenza di quella inutile ragazza doveva ferirla là dove pulsava la sua passione più grande. Avrebbe seguito quel corso e l’avrebbe battuta. L’avrebbe sconfitta nella cosa per lei più importante e forse sarebbe riuscita a farla scappare come aveva fatto già con Christopher. La rossa fissò Andrew entusiasta. –Grazie della notizia!- esclamò e poi corse per le scale e fuori dal palazzo.

*



La sera seguente, prima del solito orario, Ashley andò in palestra come ogni mercoledì e andò al bancone da Aaron -così si faceva chiamare dato che odiava il suo nome, Aronne- che era stato, anche, uno dei suoi numerosi partner. O meglio, lo era ancora. Lui sorrise e la abbracciò.
-Sei venuta prima per uno dei miei… servizi speciali?- domandò lui a bassa voce, fissandola negli occhi. Ashley sorrise sensuale e con un dito percorse i muscoli del braccio del giovane. –A dire il vero sono venuta qui perché vorrei iscrivermi ad uno dei corsi della palestra; quello sul wrestling…- disse la rossa guardandolo dritto negli occhi. Lui rimase sorpreso e interdetto.
-Sei… sicura? Insomma, non credo che tu abbia il fisico adatto…- disse lui analizzandola. La ragazza si allontanò e lo guardò torva in una posa tipicamente da ballerina. Pensò al corpo di Ellen; era abbastanza più muscolosa di lei. Ashley non era priva di muscoli, ma non erano evidenti come i suoi. Certo, erano allenati, faceva palestra da anni, ma forse avrebbe dovuto fare esercizi diversi per un corso come quello.
-E’ un problema mio- disse lei acida. Aaron alzò le mani come a volersi scusare e procedette con l’iscrizione della ragazza al programma. Le pose una tessera gratuita appena stampata e le indicò l’ala della palestra dove andare. La rossa annuì e vi si diresse con il suo borsone e l’aria spavalda. Arrivata lì vide un sacco di ragazzi più grandi di lei prenderla in giro, o fare commenti incredibilmente volgari. Lei sorrise e si diresse dall’allenatore mostrando la tessera. Proprio in quel momento una voce le colpì il cervello.
-Che ci fai tu qui?- domandò quasi con voce isterica Ellen, lasciando cadere il borsone e fissandola sconvolta. Ashley si voltò verso di lei e sorrise strafottente.
-Non sei contenta di vedermi?- domandò ironica. Le due si fissarono con astio e una campanella immaginaria suonò segnando l’inizio della loro sfida.

Edited by Ashley; - 20/5/2012, 13:00
 
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Alex C. Wolf
view post Posted on 20/5/2012, 11:53




*.* mitica inizio della rivalità......
bello bello bello-..........
 
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Crippel
view post Posted on 20/5/2012, 11:56




M E R A V I G L I O S O .
 
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view post Posted on 20/5/2012, 12:37
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CITAZIONE (Alex C. Wolf @ 20/5/2012, 12:53) 
*.* mitica inizio della rivalità......
bello bello bello-..........

Grazie mille. ^_^ ^_^ ^_^

CITAZIONE (Crippel @ 20/5/2012, 12:56) 
M E R A V I G L I O S O .

:wub:
Troppo buono. :wub:
 
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Capitan Dany
view post Posted on 20/5/2012, 23:00




Bello bello bello **
 
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view post Posted on 21/5/2012, 07:07
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Immaginavo... c'è la tua Ellen xD
 
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vanessapunk
view post Posted on 21/5/2012, 08:13




Son sempre più sorpresa ... fantastico Ashley :wub: :wub: ... scrivi davvero bene!!!
attendo con ansia il seguito ... e spero sia presto ^_^
 
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view post Posted on 21/5/2012, 08:21
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Ma grazie cara! *-*
Siete troppo gentili!
 
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view post Posted on 30/8/2012, 17:40
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Era da tanto che dicevo di voler leggere sto capitolo ma non trovavo mai il tempo... u.u
Sì, sono decisamente adorabile! ^^
 
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view post Posted on 30/8/2012, 17:51
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CITAZIONE (Ellen Caulfield @ 30/8/2012, 18:40) 
Era da tanto che dicevo di voler leggere sto capitolo ma non trovavo mai il tempo... u.u
Sì, sono decisamente adorabile! ^^

Ma che bella sorpresa! ^^
 
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9 replies since 20/5/2012, 11:34   77 views
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