IMMIGRAZIONE: UNA SEMPLICE SOLUZIONE AL PROBLEMA, Decine di migliaia gli immigrati clandestini, centinaia i morti in mare: come fermare tutto questo?

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PsychoCMD
view post Posted on 21/4/2015, 08:23 by: PsychoCMD
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Eh si, Ntonio, alla fine la mia proposta sopra (grazie per averla letta) somiglia parecchio a quella della Lega, ma mette in campo anche la "ricollocazione" delle risorse sul territorio europeo in funzione degli indici territoriali (tradotto in soldoni: quanto è grande il paese) e occupazionali (meno disoccupazione hai, più te ne prendi), con una formula che, ad esempio, oggi vorrebbe il 5% assegnati all'Italia, il 15% alla Germania, il 11% alla Francia, il 12% alla Svezia e il 9% alla Finlandia che, ricordiamolo, fanno parte anche loro della soluzione.

Inoltre si potrebbero prevederei i cosiddetti "corridoi umanitari" e pattugliamento del Mediterraneo con costi equamente suddivisi sulla base dei suddetti indici. D'altronde, chi sceglie l'Europa lo fa per quel che offre e quindi o davvero usi i siluri per affondare i barconi o ti assumi la responsabilità della tua "appetibilità".

Sul fronte "scappare dalla guerra", io sono solo parzialmente convinto di ciò. Secondo me molto dipende anche dalla impunità ai reati e dall'ingessamento legislativo dettato dalle leggi a difesa dei diritti dell'uomo, per cui alla fine è anche una soluzione di comodo, purtroppo!!!

Con le regole proposte dalla Lega e riviste da me con una logica di integrazione economico-sociale, finirebbe questa "pacchia" e quindi la scelta diventerebbe meno facile: vado a fare la persona onesta, cioè scappo davvero dalla barbarie, o vado a trovare vita facile? Perchè a quel punto, la "malavita" facile verrebbe forse più semplice in paesi della loro area.

Fino a quando gli sarà consentito di fare i "furbi", creeranno il mito dell'Europa e del "devi solo viaggiare" che condanna alla morte o al degrado (e a volte non so cosa sia peggio) migliaia di donne e bambini ogni anno!!!

Inoltre, scusate la lungaggine...

Con un modello di "lavoro sostenibile" come quello da me proposto, in cui l'orario di lavoro diminuisce a parità di salario minimo con il diminuire dell'offerta di lavoro, al fine di avere disoccupazione nulla, con un "innesto" di forza lavoro in un paese automaticamente si avrebbe una riduzione dell'orario di lavoro e un aumento del salario orario, cioè si lavorerebbe di meno guadagnando di più e spostando i costi su aziende e servizi che dovrebbero trovare un nuovo equilibrio tra domanda e offerta di mercato.

Questo comporterebbe due situazioni:
- il lavoro inizierebbe a costare troppo riducendo i guadagni delle aziende e degli investitori (che resterebbero comunque alti!!!) e quindi sarebbero le stesse aziende a voler contrastare il fenomeno. Come? Semplice, cercando di aprire a nuovi mercati. Dove? Indovinate un pò... Nei paesi in questione!!! E quindi pressioni politiche per stabilizzare i paesi e fermare l'emorragia di lavoratori, mantenere alti i profitti e "diversificarli" nei "nuovi" paesi
- i lavoratori di ogni paese farebbero a gara per rendere il proprio paese "meta preferita", perchè più lavoratori ci sono, meno si lavora a parità di stipendio.

Insomma, sia come lavoratori che come aziende diventerebbe una gara a chi rende il proprio paese migliore o migliore il paese degli altri!!!
 
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